Podcast – Il Gas Naturale
Il metano è l’idrocarburo gassoso più semplice; ha la molecola più piccola, formata da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno (CH4) e presenta il bilancio di CO2 più favorevole tra tutte le energie fossili proprio per il minore contenuto di carbonio.
Notare che è incolore, inodore e NON è tossico!
E’ interessante notare che 1 metro cubo di metano ha un contenuto energetico pari a quello di 1,2 chilogrammi di carbone e di 0,83 chilogrammi di petrolio.
Il metano diventa liquido se diminuiamo la sua temperatura o se ne aumentiamo la pressione.
Origine del gas naturale
I combustibili si chiamano fossili proprio perché derivano dalla fossilizzazione dei vegetali e degli animali. Si sono formato nell’arco di diversi milioni di anni dalla decomposizione di organismi animali e vegetali.
Si tratta di una fonte rinnovabile? No, anzi se dividiamo la quantità stimata dei giacimenti attuali per il consumo mondiale annuo (nel 2013, pari a 3.424 miliardi di metri cubi), si stima (se non aumentano i consumi) che le riserve si esauriranno nel giro di circa 59 anni.
In Italia la produzione totale annua ammonta a circa 5,5 miliardi di mc annui a fronte di un consumo totale di 75 miliardi di mc.
Il metano, come gas, fu scoperto quasi per caso nella seconda metà del Settecento da Alessandro Volta, il quale per primo osservò come l’aria delle paludi intorno al Lago Maggiore fosse ‘infiammabile’.
Da quel momento egli iniziò una serie di studi ed esperimenti che lo portarono alla realizzazione di vari oggetti come una lampada perpetua ad aria infiammabile, la cui accensione avveniva tramite una piccola scintilla che fungeva da innesco.
Una curiosità interessante è che tra il 1840 e il 1850 l’illuminazione a gas divenne comune in molte città Americane ed Europee, a tal punto da modificare gli stili di vita dei cittadini: le strade, ben illuminate anche di sera, scoraggiarono i malfattori a tal punto che fiorirono sale da ballo e luoghi d’incontro anche per la gente meno abbiente.
Parliamo del processo di estrazione. (in foto la produzione di gas per paese)
Spesso il gas naturale si estrae dagli stessi giacimenti di petrolio perché la fossilizzazione del petrolio e del gas è spesso avvenuta contemporaneamente.
Estrarre il gas naturale non è complicato. Date le grandi pressioni, non appena si finisce di trivellare il gas schizza fuori da solo e occorre indirizzarlo nei gasdotti verso le sue destinazioni finali
I gasdotti vengono costruiti con tecniche sofisticate; si scava una trincea, dove vengono calati i tubi d’acciaio del condotto precedentemente saldati tra loro. Infine il metanodotto viene interrato e il terreno viene riportato alle condizioni originarie. La presenza del condotto viene segnalata da una speciale segnaletica.
Poiché il metano è inodore, prima di essere immesso nella rete di distribuzione, viene miscelato con sostanze dall’odore molto forte denominate “mercaptani”. In questo modo, l’utente si accorge subito anche di una minima perdita e si evitano così pericolose esplosioni da scintille provocate, per esempio, dall’accensione di una luce.
Ricordiamoci quindi: se in un ambiente chiuso sentiamo il tipico odore di gas non accendiamo le luci o fiamme, ma apriamo porte e finestre!!
Produzione di energia elettrica
Negli ultimi anni il gas naturale è il combustibile più usato per la produzione di elettricità. Con centrali di due tipi:
le centrali elettriche a vapore producono vapore da acqua riscaldata con fiamme a gas; il vapore è ad alta pressione e mette in moto la turbina che muove l’alternatore; il rendimento di tali centrali, e di circa il 40%
Nelle centrali a turbogas si brucia gas in una camera di combustione producendo un flusso di gas caldo ad alta pressione che entra in una turbina e mette in rotazione un rotore collegato all’alternatore elettrico.
Gli utilizzi nel settore industriale sono svariati:
• Industria alimentare: tostatura del malto e del caffè, lavorazione della carne (cottura, stagionatura dei salumi), cottura di prodotti da forno (pane, grissini, dolciumi).
• Industria metallurgica: le applicazioni più frequenti riguardano il comparto del ferro e delle sue leghe, ghisa e acciaio;
• Laterizi e ceramica: produzione di piastrelle da rivestimento e da pavimento nonché di vasellame e ceramica artistica;i forni di essiccazione e di cottura a gas naturale consentono di conferire ai mattoni e alle tegole un aspetto estetico più gradevole e permettono la “cottura rapida”, che consente una notevole riduzione dei tempi produttivi.
• Vetro: l’assenza dei residui di combustione e la facilità di regolazione della temperatura rendono il gas particolarmente adatto all’alimentazione dei forni a ciclo continuo per la produzione vetraia sia “a lastre” sia “cava”.
• Oreficeria: in virtù della sua flessibilità di utilizzo e purezza di fiamma, il gas naturale è ampiamente utilizzato per la costruzione e la saldatura di oggetti preziosi
Forse non tutti sanno che è possibile ricavare Metano dai prodotti di scarto della produzione zoo-agricola, con l’utilizzo di impianti detti digestori anaerobici; in poche parole si usano vasche a tenuta senza ossigeno dove vengono immessi i liquami degli animali e successivamente aggiunti dei batteri che cibandosi dei liquami generano come sostanza di scarto proprio il metano (detto biogas). Tuttavia la produzione di Metano in questo modo è, al momento, minoriataria.
Ma il biogas a differenza degli idrocarburi fossili va considerato una fonte rinnovabile!
A marzo del 2020 l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha mostrato come il biogas potrebbe soddisfare il 20% del fabbisogno mondiale di gas. https://www.iea.org/reports/outlook-for-biogas-and-biomethane-prospects-for-organic-growth
Perché è così importante il gas naturale? come vediamo dagli eventi di oggi (mi riferisco all’invasione dell’Ucraina) e come abbiamo visto quanto sia intensivo l’uso del gas in ogni parte della nostra attività, gli intrecci economici sono talmente grandi e complessi che la variazione del prezzo del gas influisce pesantemente sull’andamento dell’economia mondiale.
Attualmente il mondo occidentale (povero di idrocarburi) sta subendo una forte ondata di inflazione che è dovuta in massima parte proprio dall’andamento dei prezzi dei combustibili (si parla di inflazione importata).
Terminiamo qui la nostra disamina del gas naturale lasciandoci con una domanda: cosa succederà quando le riserve di gas e di petrolio si esauriranno tra 50-60 anni?
La risposta nella prossima Pillola nella quale parleremo del Tokamak
(molte di queste informazioni sono state estratte dal documento sul gas di Eni Scuola)
Musiche della sigla:
Carefree In France di Jonny Boyle https://uppbeat.io/track/jonny-boyle/carefree-in-france
Don’t Forget My Accordion di Giulio Fazio https://uppbeat.io/track/giulio-fazio/dont-forget-my-accordion
M.R.
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